This Is Us 2×10 – “Number Three” – Recensione
Randall
Con il suo finale di metà stagione, This Is Us conclude la sua trilogia incentrata sui Big Three. Randall fu il terzo ad imparare a camminare ed ecco quindi che vengono esplorate tutte le trame a lui dedicate.
Partendo dal passato, finalmente vediamo il viaggio che Randall e Jack fecero per visitare un college a Washington D.C. La cosa interessante non sono tanto il viaggio in sé o la visita al college, ma il fatto che questo è un pretesto per avere un bellissimo confronto tra padre e figlio. Randall si sente sempre un po’ a disagio per il suo essere nero in una famiglia di bianchi, ma Jack cerca di confortalo parlandogli del suo passato in Vietnam. Come dice Jack stesso, lui non ne parla mai e quindi il solo fatto che accenna a cosa fece e vide è molto significato, se poi a questo si aggiunge il fatto che in sostanza abbiamo la conferma che il fratello morì durante la guerra si capisce come gli autori vogliano esplorare ulteriormente questa storia. Sarà interessante vedere come andrà avanti questa trama soprattutto se si pensa che all’orizzonte c’è sempre la morte di Jack ad attendere gli spettatori.
Nel presente Randall e la sua famiglia finalmente hanno raggiunto una normalità con Deja, ma tutto cambia quando la madre della ragazza viene rilasciata dal carcere. Tutto il viaggio che porta Randall prima a rifiutarsi di lasciare andare la ragazza, per poi comprendere che lei deve stare con la madre è davvero interessante e toccante perché gli autori riescono a mettere in luce tutte le qualità di questo personaggio. Per lui la famiglia è la cosa più importante, ed è grazie alla famiglia capirà quale sia la scelta giusta. Ma in questo caso la famiglia non è rappresentata dai fratelli o dalla moglie, ma dal padre naturale. Anche se William è morto, lui rappresenta un punto fisso della sua vita, infatti è proprio pensando ad un dialogo con il padre che Randall capirà che Deja deve stare con la madre. La scena flashback sul loro dialogo è davvero toccante e permette, ancora duna volta, di approfondire il personaggio di William, nonostante questo sia morto da diverso tempo.
Nel finale tutte le trame dei tre episodi convergono ed ecco quindi che si giunge alla conclusione di tutte le trame iniziate in questi tre episodi e in generale nella prima parte di stagione. “Number Three” ha rappresentato la degna conclusione di uno dei capitoli più emozionanti e meglio riusciti di questa serie. Certo, nei prossimi episodi ci sarà ancora tanto da raccontare, ma la sensazione che sia ha alla fine di questo triplice viaggio è che sarà difficile riuscire a fare meglio. Non è mancato nulla in questa “trilogia”, dalla scrittura, alla regia e per finire al montaggio ogni aspetto tecnico è stato gestito nel modo migliore per regalare al pubblico uno di capitoli più emozionati e riusciti della televisione americana negli ultimi anni.
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