Thor Love and Thunder
Thor: Love and Thunder è un film Marvel Studios uscito il 6 luglio nelle sale cinematografiche, distribuito da The Walt Disney Company Italia. In occasione del Disney Plus Day 2022, il film è disponibile in streaming dall’8 settembre 2022.
Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Presto però il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr – il macellatore di dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione delle divinità.
Per combattere la minaccia, il Dio del Tuono si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr the God Butcher e fermarlo prima che sia troppo tardi.
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Thor: Love and Thunder è diretto da Taika Waititi a partire da una sceneggiatura firmata da Waititi e Jennifer Kaytin Robinson. Il film è prodotto da Kevin Feige e Brad Winderbaum, mentre Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Brian Chapek, Todd Hallowell e Chris Hemsworth sono i produttori esecutivi. Waititi aveva fatto il suo esordio nell’Universo Cinematografico Marvel(MCU) con il film del 2017 Thor: Ragnarok, un’avventura cosmica dall’approccio comico che aveva rappresentato una novità per il Dio del Tuono, interpretato da Hemsworth.

Thor è apparso in sette film dell’Universo Cinematografico Marvel, oltre che nella serie animata Marvel Studios What If…?,diventando il primo personaggio ad essere il protagonista di quattro film appartenenti allo stesso franchise. “Ciò che rende questo film diverso dagli altri è il fatto che, nel profondo, si tratta di una storia d’amore”, afferma il produttore Chapek. “Thor è cresciuto moltissimo nel corso degli anni. Dopo gli eventi di Avengers: Endgame, abbiamo iniziato a vedere delle crepe nella sua armatura. Ha iniziato a percepire una certa responsabilità nei confronti di tutte le persone che aveva perso nel corso della sua vita”.
ATTENZIONE: quello che segue è una recensione con spoiler del film Thor: Love and Thunder. Se non avete ancora visto il film o non volete guastarvi le sorprese, vi consigliamo di non proseguire la lettura.

Il vuoto interiore di Thor
Thor prova ad entrare nel gruppo dei Guardiani e a dettare il modo in cui le cose andrebbero gestite. Affrontano mostri spaziali ma lui si isola e medita per un senso di vuoto che lo attanaglia. Viene chiamato in battaglia come deus ex-machina, usando le sue strategie che, nella maggior parte dei casi, portano a distruggere abitazioni e luoghi sacri, pur sconfiggendo i nemici.
Thor in cerca di amore

Thor: Love and Thunder doveva essere il grande ritorno di Natalie Portman. I fan volevano vedere Jane Foster brandire Mjolnir. L’attrice ha fatto il suo ingresso nell’MCU nel film del 2011 Thor ed era tornata in Thor: The Dark World. Per portare in scena questa nuova versione del personaggio gli sceneggiatori si sono basati su un ciclo di storie tratto da The Mighty Thor, in cui Jane diventa un Super Eroe.
Mighty Thor

Nuova Asgard
Thor, Korg e due capre urlanti che ricordano uno dei meme più goliardici del web degli ultimi anni, arrivano a Nuova Asgard, dove incombe una nuova minaccia. Qui il Dio del Tuono ritrova la sua fedele amica Valchiria che come ultima sopravvissuta delle Valchirie, il corpo di guerriere d’elite di Asgard, sente la mancanza dei vecchi tempi in cui combatteva al fianco delle sue sorelle.
Con l’attacco di Gorr, la donna si ritrova a combattere nuovamente con Thor che – con grande stupore – scopre che Jane impugna la sua vecchia arma: Mjolnir in una versione ricostruita dopo che Hela lo aveva distrutto in Thor: Ragnarok.
Impugnando Mjolnir, Jane Foster assume capacità fisiche identiche a quelle degli asgardiani ed entra in possesso di tutti i poteri di Thor, come forza, agilità, velocità, riflessi e resistenza a livelli sovrumani, capacità di volare, viaggiare fra le dimensioni, emettere scariche di energia elettrica e manipolare gli agenti atmosferici.
Ogni volta che Jane diventa Thor, la sua malattia viene magicamente bloccata, ma quando torna in forma umana tutti i benefici dei trattamenti sanitari risultano annullati, comportando un peggioramento del cancro.

Stormbraker o Mjolnir
L’amore è il tema centrale di Thor:Love and Thunder dove il protagonista rappresentato dall tuono è in cerca di qualcuno che colmi il suo dolore e lo faccia sentire completo. La ricerca di una persona, Jane, o di un’arma Mjolnir, ora in possesso della donna, mentre il potente Stormbraker di Thor sembra provare dei sentimenti di gelosia nei confronti del martello ricostruito.
In Avengers: Infinity War, Thor va alla ricerca di un nuovo martello in grado di sconfiggere Thanos. Il risultato di questa ricerca è stato Stormbreaker.

Gorr il macellatore di dei
Necrospada
Gorr è il possessore della necrospada All-Black che gli dà forza sovrumana, resistenza e lunga vita divenendo quasi immortale. Quest’arma è indistruttibile e fu forgiata dal dio dei simbionti Knull che ne incanalò all’interno anche il potere divino di un celestiale da lui ucciso.
La lama, inoltre, consente al suo possessore di creare ali per volare a velocità estreme, generare armi (come per esempio le spine affilate con cui Gorr uccise molti dei), mutare il proprio corpo a piacimento, lo protegge anche a prescindere dalla volontà del possessore stesso e permette a Gorr di creare un esercito di Berserkers dalla sua oscurità (antichi guerrieri risorti).

Un villain con del potenziale forte al punto da poter essere superiore ai precedenti, grazie soprattutto al suo interprete Bale. Ma le dinamiche, le motivazioni e le conclusioni della lotta portano a una semplificazione banale e scontata della storia. La fotografia è pazzesca tra luci e colori, bianchi e neri quando Thor e Jane raggiungono il Regno Oscuro per salvare i bambini. In un luogo dove pare siano state rimosse le emozioni positive, eliminate con la saturazione dei colori.
Uno Zeus da osteria
Una seconda grande attesa era per il personaggio di Zeus interpretato da Russell Crowe. Una scelta, quella del regista, di portare in scena il padre di tutti gli dei nella versione più codarda possibile. Un dio che raduna un consiglio solo per organizzare orge o bere vino e rifiuta di aiutare Thor per fronteggiare Gorr in una battaglia che riguardava tutto l’Olimpo. Uno Zeus “da osteria” che si nasconde dietro il suo alto trono e si diverte a denudare il Dio del Tuono e crogiolare tra le bellezze del suo regno. Figura indegna, di un personaggio che si vanta davanti a dei ignari di cosa accada ai loro fedeli. Inscena ingressi da superstar, padroneggia il suo fulmine, rubato da Thor.

Thor: Love and Thunder prova a seguire il filone della Fase 4 Marvel esplorando a livello introspettivo il Dio del Tuono, ma si porta dietro la goliardia e il fantasma di un Thor “caciarone” e macchietta di Avengers: Endgame nella sua versione Il grande Lebowski. L’amore che ha ritrovato per Jane sembra avergli indicato la via per il suo scopo nella vita: stare con lei.
Thor e i bimbi sperduti
Thor e Gorr si trovano a fronteggiarsi, ma il macellatore di dei riesce a riportare in vita la figlia defunta. Nello scontro Jane si sacrifica per l’amato, dato che la sua malattia ha raggiunto uno stadio troppo elevato e la trasformazione in Mighty Thor ha accelerato lo sviluppo. Nella disperazione il personaggio interpretato da Bale, ormai sconfitto, chiede a Thor di amare e proteggere la figlia che diventerà così la controparte del Love and Thunder (con un Mjolnir dipinto e decorato a lustrini e coriandoli).

Un epilogo che rispecchia l’andamento del film, contornato da un bel momento romantico tra Thor e Jane. Mentre navigano nello spazio tra coppie di delfini spaziali e metafore surreali sull’amore (la riproduzione dei kronani in magma). Il grande problema è una decadenza disneyana in cui Waititi precipita. Quando il Dio del Tuono recuperare i bambini asgardiani rapiti, concede loro una parte del suo potere per poter combattere. Brandendo qualsiasi materiale a disposizione come arma, si scagliano contro i mostri ombra di Gorr. La messa in scena ricorda palesemente un Peter Pan e i bimbi sperduti contro Capitan Uncino e la sua ciurma. Anche no.
Scene post-credits
Thor tornerà cita la solita scritta di chiusura del film, dopo due scene post-credits. La prima mostra Zeus intento a voler rivendicare la figuraccia fatta davanti agli dei. Dopo un discorso da leader, chiama in causa suo figlio Ercole, interpretato da Brett Goldstein. La seconda scena ci mostra Jane nel Valhalla, accolta da Heimdall (Idris Elba). La donna ha avuto una morte vichinga in battaglia ed è degna di entrare in quel luogo dopo la morte.
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