How to get away with murder 4×08 “Live. Live. Live” – recensione:
Esiste quel momento nella vita di un serializzato che vale tutta la fiducia, i dubbi e l’attesa presenti in lui durante lo scorrere degli episodi. La puntata cruciale, colei che svela ogni interrogativo e mistero, prima o poi, arriva. Con l’ottavo appuntamento della quarta stagione di How To Get Away With Murder assistiamo alla resa dei conti, al definitivo chiarimento degli indizi criptici presentati fino ad ora. Assicurandosi di tenere col fiato sospeso il proprio pubblico, ecco cosa ci ha riservato l’ottavo episodio.
24 ore dopo
Oliver riceve una telefonata mentre si trova alla festa della Caplan & Gold e sembra fortemente turbato. Frettolosamente prende un ascensore per raggiungere i suoi amici (Laurel, Michaela e Asher) che si trovano in stato di shock, sporchi di sangue. Il grido del giovane tecnico informatico ci fa pensare alla presenza di un cadavere, ma nulla ci viene ancora svelato. Facciamo un ulteriore salto indietro, 24 ore prima.
Annalise-dipendenti
Una visita inaspettata quella di Bonnie da Annalise, pronta a chiedere perdono e a confessare il suo amore per lei, pronta a tutto pur di riconquistare la fiducia del suo ex-mentore. La Keating non sembra per nulla interessata a riconciliarsi con Bonnie e la caccia frettolosamente. Nel cercare conforto presso Nate, la nuova assistente del procuratore apprende che anche il detective non sembra aver dimenticato Annalise. I due non sono i soli che sembrano dipendere dall’avvocatessa: Isaac mostra il suo bisogno di proseguire un rapporto con Annalise, pur andando contro i suoi principi di terapista. Per questo motivo consiglia alla paziente di trovare un altro psicologo ma lei non sembra intenzionata a seguire un’altra strada. L’accesa conversazione tra medico-paziente viene interrotta da una chiamata preoccupante: è Connor.
Pronti per la festa
La furia di Connor è ben evidente, il ragazzo si reca a casa di Laurel per ricevere delle spiegazioni dopo aver appreso dal fidanzato il loro pericoloso piano e chi sia il mandante dell’omicidio di Wes. Convinto a tenere la bocca chiusa solo a condizione di poter partecipare alla festa insieme agli amici. Mentre Oliver e Connor, Michaela e Asher portano avanti il loro piano, Frank si reca nella casa di Simon per far ricadere le accuse su di lui come previsto dai piani. Un piccolo imprevisto si presenta a scatenare la bontà di Oliver: Simon gli confessa il suo amore e, nello stesso momento, il fatto stesso di essere gay. I ripensamenti del giovane non vengono minimamente considerati dagli amici che procedono come previsto, ma un’altro problema è dietro l’angolo. Durante una conversazione con Laurel che, a discapito di quanto le era stato raccomandato, aveva raggiunto i suoi compagni alla C.&G., Simon sente tutto e strappa dalle mani della futura neo-mamma la borsa che nasconde un piccolo segreto: un’arma da fuoco. Nel panico dei quattro parte improvvisamente uno sparo.
Un incidente mortale
Simon si è sparato accidentalmente alla testa. Michaela è l’unica in grado di riprendersi per trovare una soluzione a quanto accaduto. Spedisce Laurel a casa, pulisce e rimette tutto a posto: deve sembrare un suicidio. Dopodiché scende al piano inferiore e riassume le sembianze di una donna distrutta e sconvolta che ha assistito alla morte di un amico. La polizia arriva presto ma qualcosa è andato storto. Asher viene arrestato e Simon operato d’urgenza.
Vivi. Vivi. Vivi.
Nel frattempo Laurel riceve una chiamata da Annalise che le chiede di raggiungerla presso il suo hotel. Proprio mentre la ragazza di trova in ascensore questa si blocca, ma non è tale problema a suscitare la preoccupazione di Laurel. Perde sangue, sta succedendo qualcosa al suo bambino ed è proprio in quell’istante che ricorda il violento pugno ricevuto sulla pancia mentre cercava di separare Frank e Connor durante un litigio. La situazione è grave, molto grave. Bloccata in un’ascensore e col rischio di morire dissanguata non può far altro che gridare aiuto.
La sfortuna non sembra essere totalmente dalla parte di Laurel perché, proprio in quel momento, Annalise sta per rientrare nella sua stanza e sente i lamenti di una donna. Capendo immediatamente che si tratta di Laurel cerca di aprire le porte dell’ascensore e di prestarle soccorso. La ragazza ha perso i sensi ed il bambino è accanto a lei, muto. Annalise cerca di rianimarlo con tutte le sue forze, disperata ed in preda al panico. “Live. Live. Live.”: non fa che ripetere queste parole, ma non succede nulla…
Quando la puntata sembra giungere ormai al termine si sente il pianto di un bambino in lontananza.
Dopo aver sospirato, pianto e seguito con agonia questa puntata non mancano le cattive notizie. La tanto odiata sospensione della stagione è arrivata: ci rivedremo il 18 gennaio 2018.
Un saluto alla pagina amica Le Regole Del Delitto Perfetto
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