Account Netflix condiviso a breve non funzionerà più?
Brutte notizie per gli abbonati a Netflix: si salvano solo coloro che abbiano il piano Base. se hai l’abbonamento a Netflix più economico sul mercato italiano a 7,99 euro al mese non devi preoccuparti. Al contrario, se sei tra coloro che hanno un account Netflix condiviso come permettono i piani Standard e Premium, sappi che potrebbero essere in arrivo dei cambiamenti… A differenza di quanto comunicato in vista dell’aumento dei prezzi di Netflix da giugno 2019, questa volta non si tratta del costo di Netflix a essere sul piatto della bilancia.
Il problema, però, riguarda ancora una volta gli abbonamenti Standard e Premium, vale a dire quelli che consentono di avere su Netflix password condivise. Perchè l’account Netflix condiviso potrebbe diventare a breve un ricordo? Semplicemente perchè non è sostenibile, ma andiamo con calma.
Netflix cambia strategia? L’evoluzione dell’account condiviso
Nell’inserto L’Economia del Corriere della Sera di lunedì 20 gennaio 2020 viene approfondito il personaggio di Reed Hastings. Il nome non ti dice niente? È colui che, nel 1997 – dopo il fallimento della sua prima società, Pure Software – fonda Netflix. Grazie a lui e a Marc Randolph nel 1997 nasce Netflix. Non è, ovviamente, la piattaforma che conosciamo oggi, ma è una società per il noleggio e la consegna di DVD a domicilio, ordinati online. È solo undici anni più tardi, nel 2008, che Netflix cambia business. Attraverso una piattaforma online rende accessibili i contenuti in streaming.
Nel 2011, poi, Reed Hastings entra nel board di Facebook. Così, fa il suo ingresso nel consiglio del social network di Mark Zuckerberg. Ormai Netflix è un colosso internazionale, forte anche dei successi del suo fondatore. Come scrive Maria Elena Zanini nell’articolo de Il Corriere della Sera il 20 gennaio 2020, però, è giunto il momento – dopo le candidature agli Oscar di alcune produzioni originali – di capire se “il business della piattaforma può diventare sostenibile potendo contare solo sulle proprie gambe. Con possibili accorgimenti.“ Sono i cambiamenti accennati nell’introduzione e approfonditi poi nel resto di questo articolo.
Reed Hastings potrebbe seguire adesso il mantra “monetizzare per produrre” e, scrive Maria Elena Zanini, “fare un passo indietro per quanto riguarda la condivisione degli account”. È un modello di business che, per ovvie ragioni, è amato dagli utenti. In questo modo, infatti, possono condividere i costi degli abbonamenti.
Tuttavia, ha comportato – in questi anni – ammanchi notevoli per la piattaforma che, a lungo andare, non può più sostenere. Come funziona adesso l’account condiviso di Netflix, come e quando potrebbe cambiare?
Netflix Standard condivisione come funziona per ora?
Gli utenti che sottoscrivono un abbonamento con account Netflix condiviso con il piano Standard hanno accesso a due dispositivi in contemporanea per lo streaming e altrettanti per la visione offline.
Questo è quanto succede per ora, ma a breve potrebbe cambiare.
Netflix Premium condivisione su quanti dispositivi è possibile?
Coloro, invece, che sfruttano su Netflix la condivisione delle password con il piano top di gamma, possono accedere per un massimo di quattro dispositivi online nello stesso momento e altrettanti per la visione dei contenuti senza connessione a Internet. Stiamo parlando del Piano Premium di Netflix, che costa di più, ma consente una condivisione consistente.
Alla luce dei recenti aggiornamenti, però, questo paradiso per gli amanti di Netflix potrebbe vedere dei cambiamenti a breve.
Come funziona Netflix in gruppo: condividere account di Netflix senza password
Non è difficile capire come mai l’account Netflix condiviso abbia un successo planetario. Su Netflix password condivise con amici, parenti, conoscenti, colleghi e chi più ne ha più ne metta ha reso la piattaforma streaming un vero colosso in termini di diffusione.
Perché l’account Netflix condiviso non funziona più? Ecco il problema
Proprio il fatto che su Netflix password condivise e gli account utilizzati da più persone siano così comuni crea un problema di sopravvivenza del servizio nel lungo periodo. Stando a alcune stime interne pubblicate da Il Corriere della Sera il 15 gennaio 2020, sarebbero circa il 10% degli utenti a non pagare Netflix sfruttando le password condivise.
La situazione è ancora più grave stando alle stime di Hub Entertainment Research che riporta addirittura il 31% di utenti che “scrocca” Netflix. Guardare Netflix gratis (o quasi) grazie all’account usato insieme a altre persone non può essere sostenibile per sempre.
Netflix addio password condivise quando? In modo graduale
La scelta di rendere possibile su Netflix la condivisione delle password non è stata sbagliata in termini di marketing. È un trampolino di lancio per il colosso streaming che, però, forse a breve deve rivedere le priorità.
Sfruttare Netflix in gruppo – per quanto ad oggi sia ancora consentito – non può durare ancora a lungo. Addio Netflix password condivise, quindi? Non sappiamo quando, ma solo nel 2019 il sistema dell’account Netflix condiviso sottrae oltre nove miliardi alla piattaforma.
Netflix account condiviso fuori dai giochi a breve, a quanto trapela online. Infatti, se la condivisione delle password dovesse continuare come adesso i nove miliardi del 2019 arriverebbero a 12,5 miliardi entro il 2024.
Non sappiamo dirti fino a quando puoi usare Netflix in gruppo o, comunque, Netflix con password condivise. È molto probabile, però, che la pacchia stia per finire. In ogni caso, stando a quanto riportato nell’inserto cartaceo L’Economia de Il Corriere della Sera di lunedì 20 gennaio 2020, il board di Netflix assicura che – qualora ci sia questo accorgimento – dovrebbe essere “graduale”.
Come cambia l’account Netflix condiviso?
Già a ottobre 2019 Gregory Peters (Chief Product Officer del team Netflix) accenna a nuovi modi “consumer-friendly”. Niente paura, quindi, è plausibile che Netflix cambi regole del gioco, ma ricordiamoci che non può perdere troppo terreno con l’arrivo dei servizi streaming concorrenti.
Basti pensare a Apple TV+ a Disney Plus che anticipa la data di uscita in Italia rispetto al previsto, da Starzplay Italia a HBO Max per capire che Netflix debba ponderare le sue scelte al millimetro. Ricordiamo, inoltre che – anche in Italia – Netflix ha già stretto accordi sia con Mediaset sia con Sky: di certo Netflix non può permettersi di perdere la fetta di affezionati che sono già abbonati al servizio. Il rischio di un danno di immagine incombe nel caso Netflix dovesse fare la scelta sbagliata in questo senso. È, quindi, sensato e plausibile quello che pare sia stato confermato dal board del colosso streaming: il cambiamento – qualora confermato – non può arrivare di punto in bianco.
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