Animali Fantastici 2 I Crimini di Grindelwald: l’anteprima
Siamo stati all’anteprima di Animali Fantastici I Crimini di Grindelwald e siamo pronti a raccontarvi cosa ci è piaciuto e cosa invece ci ha fatto storcere il naso, del secondo capitolo della saga di film sceneggiata e prodotta da J.K. Rowling e legata indissolubilmente al magico mondo di Harry Potter.
Il film Animali Fantastici 2 – I Crimini di Grindelwald arriva in anteprima esclusiva in alcune sale UCI il 14 novembre 2018 per poi essere distribuito in tutte le altre sale il 15 novembre 2018. A novembre 2020, invece, è prevista l’uscita della terza delle cinque pellicole di cui dovrebbe essere composta la saga stando a quanto dichiarato dalla stessa J.K. Rowling
Animali Fantastici e dove trovarli: come finisce
Prima di parlarvi del secondo capitolo, è però opportuno fare un accenno sul finale di Animali Fantastici e dove trovarli, il primo film della saga.
Newt Scamander (Eddie Redmayne) il magizoologo protagonista della saga, con l’aiuto di Tina Goldstein (Katherine Waterston) riesce a smascherare l’oscuro e temibile mago Gilbert Grindelwald (Johnny Depp) davanti all’intero MACUSA (il Magico Congresso degli Stati Uniti d’America) che quindi lo arresta, scagionando Newt e i suoi amici dall’accusa di aver rischiato di mettere a repentaglio la pace tra maghi e babbani.
Animali Fantastici 2 I Crimini di Grindelwald: trama
Il potente Grindelwald riesce ad evadere dalla prigione nella quale è stato rinchiuso dal MACUSA e inizia a radunare un gran numero di maghi purosangue per prendere il potere e governare su tutti gli esseri no-mag. Per cercare di ostacolare il malvagio piano di Grindelwald, Albus Silente (Jude Law), professore di Difesa contro le Arti Oscure di Hogwarts, recluta Newt Scamander, il quale parte per Parigi, luogo nel quale si nasconde Grindelwald e anche colui che potrebbe aiutarlo nella sua impresa oscura.
Animali Fantastici 2 I Crimini di Grindelwald: top e flop del film
Ogni film ha i suoi pregi e i suoi difetti e anche I Crimini di Grindelwald, purtroppo, non è immune da critiche.
Il film è nel complesso piacevole, emozionante e ammicca molto più esplicitamente, rispetto al primo capitolo, a chi come noi è fan di Harry Potter “dopo tutto questo tempo? Sempre”, ma alcuni lati negativi sono emersi lampanti durante la visione della pellicola.
Per cominciare, lo sviluppo della trama, in certi momenti soprattutto, pecca in chiarezza e coerenza e ciò accade probabilmente nel tentativo di mettere più carne sul fuoco di quanta effettivamente riesca ad entrarne sulla brace, generando confusione e, a tratti, dispersione in chi guarda. Alcune sottotrame vengono accennate per poi essere lasciate in sospeso, come il rapporto di amicizia instauratosi tra Newt e Leta (Zoe Kravitz) ai tempi di Hogwarts e, altre ancora, si sviluppano in un arco temporale troppo breve per essere comprese e assimilate: la storia su Corvus Lestrange, per esempio, viene raccontata in maniera poco chiara nella parte finale del film, lasciando l’amaro in bocca e confusione in chi guarda e cerca di capire i nodi dell’intreccio della storia.
Anche i personaggi, decisamente più numerosi del primo film, appaiono in alcuni momenti deboli, privi di una caratterizzazione forte che li renda essenziali per il film e memorabili per lo spettatore. Newt Scamander per esempio, protagonista indiscusso della prima pellicola della saga, in questo secondo capitolo appare privo di una connotazione forte, privo di uno scopo e di un conflitto che sia effettivamente di stimolo all’azione (senza la chiamata alle armi di Silente l’avremmo lasciato dentro la sua valigia a giocare con i suoi animali fantastici) o Leta Lestrange, un personaggio che dovrebbe essere molto più drammatico e spietato di quanto effettivamente appare, o ancora Theseus Scamander (Callum Turner), il fratello di Newt, auror di professione, che all’inizio del film sembra ricordare il Percy Weasley di Harry Potter e l’Ordine della fenice, pronto a voltare le spalle alla propria famiglia in nome di una una lealtà incondizionata al Ministero della Magia, e che invece alla fine del film si rivela molto meno “combattivo” di quanto voglia apparire.
Per quanto riguarda la recitazione, invece, un plauso va sicuramente a Johnny Depp per la sua interpretazione di Gilbert Grindelwald e a Jude Law per il suo Albus Silente. Nonostante Depp, in certi momenti, ricordi eccessivamente il diabolico barbiere di Fleet Street, Sweeney Todd del film omonimo, nel complesso, in Animali Fantastici, riesce a impersonare egregiamente il ruolo del “cattivo”. Mentre Jude Law come giovane Albus Silente, riesce a evocare, nella memoria di chi ha seguito l’intera saga cinematografica dai suoi albori, il ricordo dell’ affabile anziano e potente mago, mentore di giovani talentuosi (nell’interpretazione di Richard Harris), capace di nascondere segreti oscuri e misteriosi (nell’interpretazione invece di Michael Gambon). Jude Law in questa interpretazione infatti riesce a impersonare entrambi i lati caratteriali di un personaggio criptico e controverso quale è il potente Dumbledore.
Nella media invece rimane la recitazione del resto del cast, costituito da Eddie Redmayne (Newt Scamander), Katherine Waterston (Tina Goldstein), Dan Fogler (Jacob Kowalski) , Alison Sudol (Queenie Goldstein), Ezra Miller (Credence Barebone), Zoe Kravitz (Leta Lestrange), Callum Turner (Theseus Scamander), Claudia Kim (Nagini), William Nadylam (Yusuf Kama) e Brontis Jodorowsky (Nicolas Flamel).
I più grossi difetti di Animali Fantastici 2, tuttavia, si riscontrano nelle riprese e nel montaggio. Tralasciando il mal di testa provocato da alcune scene particolarmente caotiche, il montaggio in sé mostra dei tagli ingiustificati e visivamente frustranti che influiscono inevitabilmente sul giudizio complessivo della pellicola.
Tra le note di merito, invece, sono da annoverare, oltre ai diversi momenti di ilarità che alleggeriscono il film, come il tutorial di Jacob a Newt su come “non conquistare una donna”, anche le ambientazioni suggestive: le vie cupe e piovose di Londra cui fanno da contraltare le piazze caotiche e luminose parigine piene di edifici di Art Noveau.
Si aggiungono alle note positive del film, poi, anche gli effetti speciali utilizzati in alcune scene, come per esempio quella in cui Newt si immerge nelle acque in cui si trova un kelpie, nonchè tutti quegli elementi che rimandano al legame con la saga di Harry Potter, ovvero luoghi, personaggi e storie, già visti e sentiti nei sette film usciti tra il 2001 e il 2011.
Infine, a completare il tutto, ci sono gli animali fantastici, Snasi in primis che, seppur in misura minore rispetto alla prima pellicola, sono anch’essi protagonisti di questo film.
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