Lili Reinhart sul set di Riverdale si sente “in prigione”
Capita spesso che alcuni attori cambino idea sul set del film/serie in cui lavorano. Inizialmente possono trovarsi bene ma poi a volte, anche per liti sul set, preferiscono trovarsi altrove. In particolare uno dei set al centro della polemica nell’ultimo periodo è quello di Riverdale. Non tanto per il cast quando per i creatori della serie. Vanessa Morgan, conosciuta per il ruolo di Toni nella serie, ha criticato gli autori per il modo in cui hanno trattato il suo personaggio. Ora, dopo che le riprese sono nuovamente cominciate, anche Lili Reinhart ha qualcosa da dire sul set di Riverdale, che definisce “una prigione”. La ragione però è del tutto differente da quella della Morgan.
Se Vanessa Morgan si era giustamente scagliata con gli autori perché non era stato dato al suo personaggio la giusta importanza, Lili invece si sente in trappola per via delle misure adottate in questo periodo di emergenza per via del Coronavirus.
Durante un’intervista la Reinhart è stata chiara sulla sua opinione nel dover ritornare in Canada per girare i nuovi episodi di Riverdale mentre il Coronavirus sta ancora uccidendo migliaia di persone ogni settimana. Il gruppo deve finire di girare gli ultimi tre episodi della stagione 4 prima di iniziare quelli della stagione 5 (in cui ci sarà un flash forward).
Lili commenta nell’intervista: “Mi sento con tutta sincerità una prigioniera, tornare al lavoro, perché non posso lasciare il Canada. Non è una bella cosa. Non puoi tornare a casa per il Ringraziamento, non puoi visitare la tua famiglia. Nessuno può farti visita a meno che non faccia la quarantena per due settimane. È una fregatura“.
Questo vuol dire che fino a Natale la crew sarà costretta a restare a Vancouver, luogo delle riprese della serie.
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